Perché una guida alla scelta del nastro adesivo? Perché esistono centinaia di prodotti che variano per composizione, resistenza, materiale, stato (liquido o solido) e soprattutto per destinazione d’uso. Quindi abbiamo deciso di mettervi a conoscenza di alcuni importanti informazioni di base di cui tenere conto durante la scelta del miglior nastro adesivo.
Tre fattori da considerare
Ci sono tre fattori fondamentali da considerare prima dell’acquisto di un nastro adesivo: la durata del fissaggio, prevista o auspicabile, il tipo di superficie su cui il nastro deve esercitare le sue capacità adesive e lo stress a cui sarà sottoposto. Stress che può essere termico, meccanico, chimico oppure ambientale, o addirittura una combinazione di questi.
Andiamo ad analizzare nel dettaglio questi fattori, tenendo conto del fatto che, come leggerete, sono spesso interdipendenti.
Fissaggio temporaneo oppure permanente?
Iniziamo dalla durata del fissaggio: sarà temporaneo oppure permanente? Nel caso sia temporaneo bisognerà scegliere un adesivo che non lasci residui o provochi scolorimenti del materiale una volta rimosso. Se invece l’applicazione sarà permanente è fondamentale scegliere un adesivo resistente e adatto alle condizioni in cui dovrà operare, ma andiamo nel dettaglio.
Mentre tutti gli adesivi sono adatti ad un fissaggio di breve durata, facendo sempre attenzione a scegliere un adesivo facilmente rimovibile, non tutti lo sono per fissaggi permanenti o di lunga durata. La scelta per quest’ultimo caso dovrà ricadere su adesivi che hanno forti resistenze alle condizioni ambientali (raggi UV, acqua e aria) in quanto queste sono le principali cause dell’invecchiamento del nastro. Gli adesivi acrilici in particolare sono quelli che mostrano la resistenza migliore sul lungo periodo.
Tipo di superficie
Passiamo ora a scoprire come i vari tipi di superfici possono sopportare diversamente la forza adesiva. Naturalmente le irregolarità percettibili o meno del substrato da adesivizzare possono influire negativamente sulle prestazioni finali ma esistono prodotti studiati per ogni tipo di materiale, così come esistono prodotti appositamente studiati per il pretrattamento delle superfici. In ogni caso è sempre raccomandabile che la superficie su cui applicare l’adesivo sia sempre pulita e libera da impurità.
Il concetto chiave è la struttura della superficie, quanto più è irregolare tanto più è raccomandabile utilizzare adesivi con elevate proprietà viscose. Adesivi con masse più spesse, adesivi in PVC morbido o le schiume sono infatti più conformabili, si adattano meglio cioè alla struttura della superficie interessata.
Valutare l’energia superficiale
Un altro concetto chiave è quello dell’energia superficiale. L’energia superficiale è una proprietà fisica della superficie di un materiale che determina quanto saldamente l'adesivo riuscirà ad esercitare la sua azione. Se ad esempio un materiale ha un’alta energia superficiale, un liquido che entra in contatto con esso tenderà a bagnare e a disperdersi uniformemente sul materiale. Se al contrario ha una bassa energia superficiale, il liquido non si distribuirà sul materiale ma tenderà a formare delle goccioline.
In pratica ogni materiale ha una sua peculiare predisposizione all’adesione, ecco perché esistono nastri differenziati per tipo di materiale e prodotti appositi per la misurazione di questa predisposizione. Tipicamente, più è alta l’energia superficiale, più i nastri riusciranno ad esercitare la capacità adesiva. I metalli ad esempio hanno un’alta energia superficiale, mentre il legno o alcuni tipi di plastiche hanno un energia superficiale più bassa.
Se vuoi saperene sull'energia superficiale, abbiamo scritto un articolo approfondito sull'argomento che trovi a questo link.
Stress del fissaggio
A che tipo di stress sarà sottoposto il fissaggio? Una domanda molto importante. I fattori che possono influire sulla deperibilità del fissaggio possono essere racchiusi in quattro macro categorie.
- STRESS TERMICO: ogni nastro ha un limite di temperatura massima che non deve essere superata durante l’utilizzo. Le alte temperature influiscono sulla tenuta chimica del nastro, ammorbidendolo e vanificandone l’azione adesiva. Alcuni siliconi ad esempio hanno un’ottima resistenza alle alte temperature, al contrario dei classici nastri in gomma. Alle basse temperature invece gli adesivi perdono di elasticità, diventando pertanto meno in grado di sopportare urti e sollecitazioni.
Vediamo in una tabella gli intervalli di temperatura di applicazione ideali
tipo di adesivo |
temperatura massima tollerata |
gomma sintetica |
40°C |
gomma naturale |
60°C |
acrilici |
100°C |
siliconi |
200°C |
- STRESS AMBIENTALE: questo tipo di stress riguarda in particolare i fissaggi che saranno utilizzati all’esterno che pertanto saranno più esposti agli agenti climatici. In questo caso i classici nastri in PVC o PET, o ancora meglio, i nastri con supporti opachi e stabilizzati agli UV, saranno la scelta giusta. Bisogna prestare particolare attenzione ai materiali trasparenti che, in quanto tali, subiscono maggiormente l’effetto deteriorante delle radiazioni UV.
Vediamo in una tabella le durate massime di esposizione ai raggi UV delle diverse famiglie di adesivi
tipo di supporto dell’adesivo |
durata |
gomma sintetica |
settimane |
gomma naturale |
mesi |
acrilici |
anni |
siliconi |
anni |
- STRESS MECCANICO: in generale i nastri adesivi sopportano bene lo stress da scivolamento e da trazione, bisogna invece evitare che i fissaggi subiscano delle forze perpendicolari che possano favorire lo spellicolamento o il distacco dell’adesivo.
- STRESS CHIMICO: l’ultimo fattore di stress è quello che si verifica tipicamente in campo industriale, quando i materiali interessati dovranno entrare in contatto con solventi o altri agenti chimici. In questo caso è molto importante scegliere il nastro giusto affidandosi possibilmente alla consulenza di un esperto.
Speriamo di avervi dato qualche consiglio utile per la scelta del corretto nastro adesivo ma non esitare a scriverci in chat per una consulenza tecnica più approfondita.